Sostenibilità: Intesa Sanpaolo, Generali ed Eni nella top 100 mondiale
Secondo la società di analisi canadese Corporate Knights, la più virtuosa è la tedesca Siemens
La tedesca Siemens, la compagnia di assicurazioni norvegese Storebrand e l’americana Cisco: secondo la società di analisi canadese Corporate Knights, una delle più autorevoli a livello mondiale nella valutazione della sostenibilità delle imprese, sono queste le tre big più virtuose del mondo.
Nella classifica “Global 100” del 2017 compaiono anche tre italiane: Intesa Sanpaolo al 20° posto, Generali al 56° ed Eni al 62°. Una pattuglia abbastanza sparuta, soprattutto se confrontata con i 12 piazzamenti della Francia e gli 11 della Gran Bretagna, ma che segna comunque un passo avanti rispetto alle precedenti edizioni. L’anno scorso era presente soltanto Eni, in 29° posizione (molto più avanti dunque rispetto a quest’anno), mentre nel 2015 tra le 100 società più sostenibili del mondo non c’era nemmeno un’italiana.
La forte presenza delle imprese francesi, seconco Corporate Knights si spiega fra l’altro con i rigorosi requisiti previsti dalla legge Grenelle per quanto riguarda la rendicontazione in materia di sostenibilità, e con il tetto di 450 mila euro fissato per i compensi degli amministratori delle società pubbliche.
Quanto al top della classifica, Siemens deve il suo primo posto alla crescita delle sue attività nel settore delle energie rinnovabili e a un piano ambizioso che punta a raggiungere la neutralità nelle emissioni di carbonio entro il 2030.
Storebrand è una società del settore assicurativo e previdenziale nota per la forte posizione in materia di investimenti sostenibili: tutti i suoi fondi, spiega Corporate Kights, sono valutati in base a un ranking interno di sostenibilità, mentre lo “Storebrand Standard” seleziona i titoli in base alla storia della società dal punto di vista dell’impatto ambientale, delle violazioni dei diritti umani, delle accuse di corruzione, e dell’attività nei settori del tabacco e delle armi.