Cacao, zucchero e cotone accomunati dai prezzi in rialzo
Tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio, i prezzi del cacao hanno registrato la performance più alta tra le commodity agricole, con un aumento del 10%, soprattutto a causa dei timori di un raccolto medio-basso in Costa d’Avorio, il più grande produttore al mondo, dopo le piogge scarse registrate nel paese. I rovesci irregolari verificatesi nel frattempo non compenseranno probabilmente il deficit di umidità, a causa del quale i baccelli in fase di sviluppo potrebbero non crescere abbastanza. Tuttavia, riteniamo che le preoccupazioni per la carenza di raccolto siano eccessive, poiché resta ancora un po’ di tempo per il periodo delle piogge. Inoltre, alcuni coltivatori di cacao hanno espresso ottimismo sulle prospettive per il raccolto, che inizia in aprile e continua fino a settembre.
I prezzi dello zucchero hanno registrato un rialzo rispetto al mese di settembre dell’anno scorso, quando erano scesi sotto gli 11 centesimi. Il motivo dell’ottimismo è dovuto alla prospettiva di un deficit sul mercato mondiale dello zucchero nell’attuale stagione 2019/20. L’Organizzazione Internazionale dello Zucchero (ISO) ha rivisto il suo deficit al rialzo per il 2019/20 a 6 milioni di tonnellate e ha aumentato la prospettiva di un altro deficit nel 2020/21, stimato in 3,5 milioni di tonnellate. I prezzi dello zucchero ne stanno beneficiando, poiché la produzione in India è scesa del 26% rispetto al livello annuale nei primi tre mesi e mezzo della raccolta annuale. Tuttavia, l’aumento dei prezzi potrebbe incrementare la possibilità di un aumento delle esportazioni indiane di zucchero e potrebbe incentivare gli zuccherifici in Brasile (il più grande esportatore mondiale) a trasformare una maggiore quantità di canna da zucchero in prodotto finito (in contrapposizione all’etanolo).
I prezzi del cotone sono aumentati del 7,2% fino ad adesso. L’USDA, nel suo ultimo rapporto mensile di gennaio, ha declassato le previsioni di fine stock di cotone 2019/20 a livello mondiale di 730.000 balle questo mese, a causa del calo della produzione e degli scambi. La firma della fase 1 dell’accordo commerciale USA-Cina, il 15 gennaio 2020, ha inoltre dato impulso ai prezzi, che dovrebbero beneficiare dell’aumento degli acquisti di prodotti agricoli cinesi.