Gli eccellenti dati sul mercato del lavoro USA supportano il dollaro
Prima del report sull’occupazione USA di venerdì, i mercati valutari si sono mossi nel tipico torpore estivo, poiché molti operatori erano in vacanza e non ci sono state notizie di rilievo. Tutto è cambiato venerdì pomeriggio dopo che un report sul mercato del lavoro statunitense stellare ha confermato che la ripresa economica degli Stati Uniti procede saldamente. I rendimenti dei Treasury USA sono aumentati bruscamente e gli investitori hanno reagito riversandosi sul dollaro USA. Il biglietto verde è stato il vincitore della settimana, chiudendo al rialzo contro ogni valuta del G10 tranne il dollaro neozelandese, che è salito sulle aspettative che i rialzi dei tassi da parte della banca centrale neozelandese siano imminenti.
L’attenzione è tutta per l’inflazione degli Stati Uniti di mercoledì. Ci aspettiamo un altro rapporto esplosivo, con un aumento dell’inflazione mensile superiore al 5% annualizzato sia nell’indice headline che in quello core. La grande incognita sarà capire come reagirà il dollaro USA e come gli investitori valuteranno la reazione della Federal Reserve, che è stata finora poco preoccupata dalle pressioni inflazionistiche.
EUR
In assenza di dati macroeconomici e di notizie politiche dall’Eurozona l’Euro si è mosso prevalentemente da fattori esterni. Non ci aspettiamo che questa settimana sia molto diversa, dato che in calendario c’è soltanto l’indice ZEW sulle aspettative degli investitori. Abbiamo abbassato le nostre aspettative di apprezzamento dell’euro a breve termine, poiché le pressioni inflazionistiche nell’Eurozona sono per ora inferiori rispetto a quelle altrove e la BCE non ha fretta di prendere un approccio più restrittivo.
USD
Il report sui salari negli Stati Uniti ha sorpreso al rialzo. Sono stati creati quasi 1 milione di posti di lavoro e il tasso di disoccupazione è diminuito molto più del previsto. Anche i salari nominali stanno aumentando e la combinazione di più posti di lavoro e salari più alti fornirà una compensazione chiave quando scadranno i sussidi di disoccupazione approvati in risposta alla pandemia. Mercoledì un forte report sull’inflazione dovrebbe fornire ulteriori prove del fatto che l’economia statunitense è in forte espansione e che gli stimoli monetari e fiscali dovrebbero essere ridotti prima del previsto. Tuttavia, i vincoli politici nel farlo rendono probabile che l’inflazione rimanga elevata più a lungo di quanto previsto dalla Fed, la cui reazione sarà fondamentale per i mercati valutari.
GBP
La sterlina ha performato abbastanza bene la scorsa settimana, finendo solo leggermente dietro il dollaro USA tra le principali valute. Il motivo è stata la decisa svolta hawkish nella retorica e nelle previsioni della Banca d’Inghilterra durante la riunione di giovedì scorso. Le previsioni di inflazione sono state aumentate, la retorica è stata moderatamente restrittiva e i mercati stanno ora scontando un rialzo dei tassi nella prima metà del 2022, notevolmente in anticipo rispetto alla Fed. Questa settimana ci sono poche notizie in calendario e ci aspettiamo che la sterlina continuerà a beneficiare della possibilità di un rialzo dei tassi nel Regno Unito prima del previsto.