Effetti dell’andamento dei tassi di interesse sui titoli bancari
La guerra in Ucraina ha fermato bruscamente la tendenza al rialzo delle azioni bancarie. Tuttavia, permane l’effetto dell’aumento dei tassi di interesse sui ricavi delle banche.
All’inizio dell’anno i titoli bancari hanno assistito a una ripresa brillante in seguito all’aumento delle aspettative sui tassi di interesse. Questo rally è stato inoltre sostenuto da solide prospettive economiche e dall’aumento delle aspettative sull’inflazione.
La guerra in Ucraina ha interrotto bruscamente questo contesto positivo per le banche, almeno nel breve termine. Le incertezze sulle prospettive macroeconomiche, estremamente importanti per i titoli bancari, i rischi di credito associati e gli eventuali problemi del sistema finanziario globale sono aumentate in modo massiccio. In una fase di distensione, tuttavia, l’andamento dei tassi di interesse dovrebbe riprendere molto rapidamente il ruolo di fattore trainante per i titoli bancari.
Perché i titoli bancari reagiscono alle variazioni dei tassi di interesse
I tassi di interesse rappresentano il prezzo per la concessione di crediti e il reperimento di fondi e continuano a fornire i maggiori contributi di profitto per la maggior parte dei titoli bancari quotati, nonostante l’ampliamento delle attività legate ai servizi finanziari. Di conseguenza, l’andamento dei tassi di interesse ha anche un’elevata rilevanza per i margini di interesse e l’andamento degli utili delle banche, come mostrano i due grafici seguenti.
Le banche mostrano sensibilità diverse
Il rischio di aumento o diminuzione dei margini di interesse deriva da strutture di scadenza disuguali tra i depositi e i crediti. Rispettando le scadenza corrispondenti, è stato possibile immunizzare ampiamente l’impatto dello spostamento della curva dei rendimenti. A seconda della struttura dei portafogli di credito e titoli (attivi) e del lato finanziario (passivi), la pratica mostra tuttavia effetti fortemente diversi delle variazioni dei tassi di interesse sui margini di interesse o sul reddito netto da interessi. Anche le condizioni dei contratti di credito (con tassi di interesse variabili o fissi per un determinato periodo di tempo) e l’adeguamento meno marcato dei tassi per i depositi dei clienti (rifinanziamento), vantaggioso per le banche, possono svolgere un ruolo decisivo in caso di aumenti dei tassi di interesse. Gli effetti dei tassi di interesse nel corso del tempo si caratterizzano in modo diverso in funzione dello scaglionamento delle scadenze.
L’andamento delle attività basate sul margine di interesse dipende quindi anche da variabili specifiche della banca e, di conseguenza, le previsioni sono complesse. I calcoli disponibili si basano in gran parte su modelli interni alla banca con ipotesi semplificate, come lo scenario di uno spostamento parallelo della curva dei rendimenti. In caso di appiattimento o addirittura di inversione, le sensibilità cambiano. In questo senso, i dati relativi alle banche menzionate nei due grafici forniscono solo alcuni indizi per gli investitori.
Ciclo di rialzo dei tassi di interesse tutto sommato positivo nonostante gli effetti secondari
In caso di spostamento del contesto dei tassi di interesse occorre considerare anche altri aspetti. La maggioranza delle banche beneficia dell’aumento dei tassi di interesse, come illustrato nei grafici sopra riportati. In ogni caso possono presentarsi effetti in parte opposti ancora più ampi, poiché tassi di interesse più elevati possono portare anche a un aumento degli oneri dei beneficiari del credito e quindi a maggiori insolvenze creditizie. Tuttavia, l’effetto netto dovrebbe comunque essere positivo, in particolare in considerazione di un’eventuale normalizzazione dall’attuale livello dei bassi tassi di interesse, influenzando così positivamente i titoli bancari.
Dal punto di vista della politica d’investimento, attualmente preferiamo i titoli bancari canadesi e statunitensi rispetto ai titoli europei a causa della dinamica più favorevole dei tassi di interesse.