E se la sorpresa arrivasse dalla BCE?

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Durante il meeting annuale di Jackson Hole che riunisce i principali banchieri centrali a livello mondiale, vengono solitamente segnalati importanti cambiamenti nella politica monetaria o nelle prospettive economiche. Quest’anno l’intervento di Jerome Powell si terrà in un contesto in cui gli Stati Uniti sono colpiti da un’impennata dell’inflazione e da una recessione tecnica. Le circostanze dell’incontro di quest’anno, che si terrà dal 25 al 27 agosto, sono quindi molto particolari.

In primo luogo, il tema di quest’anno, “Rivalutare i vincoli dell’economia e della politica”, è molto attuale. In secondo luogo, gli investitori devono capire come la Federal Reserve intenda risolvere il dilemma dell’alta inflazione da un lato e della disoccupazione estremamente bassa dall’altro. Inoltre, le aspettative degli investitori per una maggiore inflazione stanno diventando sempre meno importanti, come sembrano confermare i rendimenti dei titoli di Stato. Infine, i rischi legati alla guerra in Ucraina e alle tensioni a Taiwan sono al centro dell’attenzione di tutti i leader politici e delle autorità di politica monetaria.

Di fronte ai prezzi ancora in crescita, la Fed ha annunciato mercoledì 27 luglio un nuovo forte aumento dei tassi di riferimento di 0,75 punti.

Il presidente Powell ha anticipato che potrebbe essere necessario un ulteriore rialzo dei tassi “insolitamente alto” nella prossima riunione della Fed di settembre. A Jackson Hole, dovrebbe dare maggiori indicazioni sulle sue intenzioni.

La domanda ora è: quale sarà esattamente il tasso centrale della Fed?

Tra i rischi da considerare, la Fed ha anche osservato nella sua ultima riunione che esiste la possibilità che i rinnovati rischi legati all’inflazione elevata rallentino la ripresa se l’aumento dei prezzi comporterà una riduzione della spesa delle famiglie e delle imprese. Si prevede che i membri della banca centrale USA cercheranno di chiarire questa questione cruciale durante il meeting.

Una domanda a cui Powell e la Fed dovranno certamente rispondere è se gli Stati Uniti sono già in recessione o se si stanno dirigendo verso una recessione. Di recente Powell ha dichiarato che la banca centrale non sta cercando di provocare una recessione aumentando i tassi di interesse e che non ritiene di doverlo fare, anche se sta lottando per porre sotto controllo un’inflazione che ha raggiunto i massimi decennali. Alcuni economisti, tra cui l’ex segretario al Tesoro Larry Summers, ritengono che Powell sia troppo ottimista sulla capacità della Fed di controllare i prezzi senza far salire la disoccupazione.

Il contesto attuale ha implicazioni di vasta portata per la più grande economia del mondo, anche per le innumerevoli famiglie americane che hanno beneficiato di un mercato del lavoro straordinariamente forte, ma che hanno anche affrontato picchi storici dei prezzi che hanno assorbito gli aumenti salariali e messo a dura prova i bilanci familiari. Si tratta inoltre di una sfida enorme per la presidenza di Biden, poiché un errore di calcolo da parte della Fed potrebbe portare a un crollo dell’economia, a un’inflazione elevata e persistente o, peggio, a entrambe le cose.

Mentre la Fed a giugno ha previsto che il tasso di disoccupazione avrebbe raggiunto il 4,1% entro la fine del 2024, alcuni economisti ritengono che dovrebbe salire fino a quasi il 6%, e assestarsi su questo livello per qualche tempo, per far scendere l’inflazione – un picco che coinciderebbe senza dubbio con una recessione.

Mentre tutti guarderanno al discorso di Powell, la sorpresa potrebbe arrivare dai funzionari della BCE. Nelle ultime settimane, infatti, sono stati molto silenziosi. Ricordiamo che le aspettative di rialzo dei tassi per la prossima riunione della BCE sono molto alte e che sempre più spesso si chiede a Christine Lagarde di diventare ancora più falco adesso che Mario Draghi non è più alla guida del governo italiano. Inoltre, se l’eurozona dovesse entrare in recessione prima della fine dell’anno, è probabile che la BCE possa accelerare il ritmo dei rialzi dei tassi per avere un po’ di “munizioni”

Il meeting di Jackson Hole sarà estremamente attuale quest’anno. Infatti, tra la confusione sugli obiettivi della Fed, le banche centrali devono assolutamente dare risposte agli investitori a  poche settimane delle loro prossime riunioni, considerate cruciali.