L’ambiente, oggetto di preoccupazione per un numero sempre maggiore di francesi
Tratto da www.vie-publique.fr —
Nonostante l’inflazione e le tensioni internazionali, recenti sondaggi d’opinione mostrano che l’ambiente rimane una delle maggiori preoccupazioni dei francesi. Se la maggioranza vuole un’azione forte da parte delle autorità pubbliche per combattere il cambiamento climatico, pochi accettano nuove tasse ambientali.
In un sondaggio pubblicato nel luglio 2023 sull’ambiente, l’Agenzia per l’ambiente e la gestione dell’energia (Ademe) e il Centro di ricerca per lo studio e l’osservazione delle condizioni di vita (Crédoc) hanno misurato la sensibilità dei francesi nei confronti dell’ambiente e la loro opinione in merito all’azione pubblica e alla tassazione ambientale.
Una forte sensibilità per l’ambiente
Nel 2023, il degrado ambientale rimane il secondo motivo di preoccupazione per i francesi, dopo la violenza e l’insicurezza. Le preoccupazioni ambientali sono in progresso rispetto al 2022 (+3 punti). La preoccupazione per la guerra in Ucraina e le tensioni internazionali (+15 punti) ha eclissato tutte le altre questioni, come la disoccupazione (-5 punti) o la povertà in Francia (-1 punto). Pertanto, il 58% degli intervistati si considera “abbastanza sensibile” all’ambiente e il 38% “molto sensibile”. Preoccupati per il riscaldamento globale, i francesi vogliono un maggiore coinvolgimento delle autorità pubbliche nella transizione ecologica. L’82% di loro sostiene l’idea che la lotta al riscaldamento globale dovrebbe mobilitare tante risorse quante ne ha la crisi del Covid-19.
Le misure intese a combattere il riscaldamento globale
L’89% degli intervistati è favorevole ad aumentare gli investimenti pubblici nei trasporti per ridurre le emissioni di gas serra;
Il 71% vuole che la società sostenga esclusivamente attività economiche virtuose per l’ambiente;
Il 67% vuole che siano regolamentati comportamenti dannosi per l’ambiente nell’ambito dei consumi (come scegliere determinati modelli di auto, prendere un aereo, cambiare spesso apparecchiature elettroniche, ecc.);
Il 62% raccomanda un’ulteriore regolamentazione degli incentivi ai consumatori (pubblicità, promozioni, ecc.) per controllare l’impatto degli stili di vita sull’ambiente.