IDNTT, dal branded content alla content experience. L’entertainment e la Generazione Z ai tempi dell’AI

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IDNTT è una MarTech Content Factory che produce ogni giorno centinaia di contenuti omnichannel con un approccio fortemente innovativo e in continua evoluzione in linea con le tendenze e le richieste del mercato. E’ quotata sul mercato Euronext Growth Milan (EGM) di Borsa Italiana e nel segmento open market “Quotation Board” della Borsa di Francoforte.

Il Gruppo, con Headquarter in Svizzera e controllate in Romania, Spagna, Italia e Olanda, si occupa di creare e condividere contenuti pertinenti a un brand. La sfida è realizzare contenuti di valore che consentano al cliente attuale e potenziale di informarsi in maniera semplice e immediata incrementando la loro propensione all’acquisto nella modalità più accattivante possibile. Ma come si realizza concretamente in un mondo in continuo cambiamento che vede affacciarsi l’intelligenza artificiale e in un mercato globale? LMF lo ha chiesto al CEO & Founder di IDNTT Christian
Traviglia. Dai risultati semestrali di IDNTT alle nuove sfide dell’Intelligenza Artificiale.

CEO & Founder di IDNTT Christian Traviglia

L’intervista

Lo scorso 28 settembre IDNTT ha presentato i risultati semestrali al 30 giugno. Come sono andati?
“I risultati sono in linea con le previsioni di crescita e, come dichiarato in fase di quotazione, abbiamo avviato un forte sviluppo anche attraverso una politica di M&A e JV strategiche che hanno permesso di completare la nostra offerta. Nel primo semestre abbiamo raddoppiato il fatturato. Siamo passati da circa 4,7 milioni di euro a 9 milioni di fatturato con una crescita di circa il 93%. Abbiamo riportato una crescita dell’Ebitda a 1,4 milioni di euro, +13% rispetto al 2020-22. Anche l’Ebit è cresciuto del
13% a 1,2 milioni di euro. L’Indebitamento Finanziario Netto si mantiene cash positive per 1,3 milioni rispetto a 1,9 milioni di euro al 31 dicembre 2022. Si conferma dunque un trend di crescita sano e coerente con tutti gli indicatori economici”.

Quali sono le previsioni per il secondo semestre, alla luce dello scenario macro-economico attuale?
“Nel periodo Covid la società ha mostrato una forte resilienza. In questo primo semestre, nonostante uno scenario economico globale complesso, il gruppo ha confermato la propria capacità di crescita. Valutando gli indicatori prevediamo un secondo semestre di crescita. I broker indipendenti che coprono il nostro titolo prevedono un fatturato intorno ai 20 milioni e un Ebitda che oscilla tra il 15-20%. Riteniamo si tratti di un obiettivo percorribile”.

Parliamo ora delle due recenti operazioni: l’acquisizione di In-Sane!, che ha consentito al Gruppo di entrare nel mondo dell’entertainment sui social media, e l’ingresso nel capitale di Aldo Biasi Comunicazione grazie al quale il gruppo si è aperto al business delle grandi produzioni.
“Queste operazioni avevano una principale finalità ovvero completare la nostra offerta di contenti nel mondo B2B. Parliamo di brand che hanno bisogno di comunicare a un cliente finale. I nostri clienti sono aziende private e la Pubblica Amministrazione. Il nostro modello di business è stato sempre basato sulla massima efficienza e sull’industrializzazione dei processi. Con l’integrazione con in-Sane! siamo entrati nel mondo della Generazione Z e Alpha che difficilmente riuscivamo a incrociare nei classici canali di comunicazione, come sito web, giornali, radio o TV. Si tratta di giovani che hanno caratteristiche, abitudini e approcci ai media completamente diversi. In-Sane! ci ha consentito di ideare dei contenuti originali con i talent in modo da aumentare la conversione di questi messaggi in un linguaggio corretto per le nuove generazione per poi distribuirlo anche all’interno del piano editoriale e della community dello stesso”.

E invece che cosa ha apportato al Gruppo Aldo Biasi Comunicazione?
“Ci ha consentito di acquisire una importante direzione creativa e di entrare nel mondo della produzione di spot pubblicitari, pur mantenendo il nostro approccio “industriale”. Il team di lavoro IDNTT STUDIOS ha già prodotto due spot televisivi. Il primo per COSWELL, per il brand VERUM, è andato in onda in TV a fine luglio. Abbiamo appena finito anche uno spot per Eurospin. Queste due aziende hanno consentito a IDNTT di integrare la propria offerta di contenuti. E grazie a loro pensiamo anche di entrare nel mercato Consumer. Offrendo ai fan di un Talent un contenuto esclusivo o un’esperienza. Stiamo esplorando e analizzando questa opportunità, e formalizzando un piano industriale collegato a questa nuova area del Business to Consumer”.

Due anni fa c’è stato l’ingresso in Borsa. Vuole fare un bilancio?
“Ci siamo quotati a Milano nel luglio 2021 e quest’estate abbiamo annunciato il dual listing a Francoforte. La capitalizzazione rispetto al primo giorno di Borsa è più che raddoppiata. Abbiamo avuto la capacità di far capire al mercato il valore degli asset di IDNNT e il modello di business. E’ un valore più basso rispetto a quello che noi pensiamo che l’azienda abbia e rispetto a benchmark internazionali ma siamo consapevoli dell’attuale situazione del mercato che fa fatica a premiare le aziende virtuose”.

Verso dove sta andando il mercato dei contenuti, dell’entertainment e dell’influencer marketing?
“La comunicazione va sempre di più nella direzione dell’entertainment. Un mercato che continua a crescere a doppia cifra. Anche le produzioni televisive sono orientate al product placement. Si tende a pubblicizzare prodotti e servizi di brand o vengono create story telling in linea con la comunicazione del branded content. Le nuove generazioni usano i social non per svago ma per intrattenersi, informarsi e apprendere. Il successo dei podcast va in questo senso. Non più contenuti veloci ma più tempo da dedicare nel seguire contenuti che intrattengono e siano in grado di offrire qualcosa in più. La pubblicità sta andando sempre di più in questa direzione ovvero nella capacità di entrare all’interno di questi format con un linguaggio e uno story telling coerente che deve intrattenere il potenziale digital spettatore per trasformarlo in consumatore”.

In che modo si integra l’intelligenza artificiale e il metaverso nel modello di comunicazione?
“Metaverso e intelligenza artificiale sono sicuramente strumenti importanti nella comunicazione ma le nuove tecnologie devono essere coerenti, gestite e organizzate. Aldo Biasi già lavorava con l’AI. E a breve comunicheremo un progetto che prevede una produzione di contenuti generati attraverso il nostro team, Aldo Biasi e l’AI. Questi strumenti sono già presenti nella nostra azienda ma avranno dei perimetri e sarà richiesta un’interazione uomo-macchina, una governance. Ricordiamoci che l’emozione deve essere comunicata e difficilmente può farlo una macchina. La pubblicità dell’Esselunga e della pesca ha generato emozioni contrastanti. Difficilmente l’intelligenza artificiale riesce a veicolare questo tipo di emozioni”.

Che cosa c’è nel futuro di IDNTT?
“La missione di IDNTT è continuare crescere e innovare sul mercato. Siamo focalizzati sui contenuti. Saremo la prima Agenzia in Europa e forse nel mondo ad affiancare ad un’offerta di contenuti B2B anche un’offerta di contenuti B2C in grado di monetizzare a livello consumer. Sarà sicuramente un altro importante driver di crescita”.