L’andamento della spesa per long term care
La previsione della spesa pubblica complessiva per pensioni, sanità e LTC in rapporto al PIL dopo gli incrementi dei due trienni 2008-2010 e 2012-2014, dovuti esclusivamente all’impatto della recessione e al conseguente calo dei livelli di prodotto, tende a calare, attestandosi al 22,6 per cento nel 2018.
Lo sottolinea la Ragioneria generale dello Stato nel proprio Rapporto annuale. La spesa riprende a crescere nel 2019, portandosi al 22,8 per cento del PIL, mentre nel 2020, a causa principalmente dell’impatto dell’epidemia da Covid-19 e del crollo del PIL, la spesa subisce un consistente incremento, attestandosi al 25,5 per cento.
Negli anni seguenti, con il ritorno del PIL su un sentiero di crescita, la spesa pubblica complessiva legata all’invecchiamento della popolazione si riduce di 2,3 punti percentuali di PIL attestandosi al 23,2 per cento nel 2030, valore comunque superiore di 6 decimi di punto di PIL a quello del 2018. A partire da tale anno, il rapporto riprende ulteriormente a crescere nuovamente fino al valore massimo del 25,1 per cento del PIL nel 2044 per poi assumere un andamento decrescente che lo porta al 22,6 per cento del PIL nel 2070, dato di poco inferiore al valore del 2019.
Concentrando la attenzione sulla non autosufficienza nel complesso, dopo la forte crescita del 2020 dovuta all’insorgere dell’epidemia da Covid-19, il totale della spesa per LTC sul PIL mostra una graduale riduzione attestandosi, nel 2028, all’1,6 per cento. Successivamente, il profilo del rapporto tra spesa LTC e PIL riprende ad aumentare a seguito dell’ipotesi di indicizzazione al PIL pro capite nominale e in ragione del processo di invecchiamento della popolazione, per poi stabilizzarsi a fine periodo di simulazione. Il valore del rapporto fra spesa per LTC e PIL passa dall’1,7 per cento del 2019 all’1,9 per cento del 2020, riscende all’1,6 per cento nel 2023 e poi raggiunge il 2,4 per cento nel 2070
Va ricordato come la possibilità di dover ricorrere, da un certo momento della vita, a cure sanitarie e assistenziali continuative (long term care, LTC) è stata riconosciuta da tempo come uno dei nuovi rischi sociali. La platea della popolazione interessata alla LTC in Italia è piuttosto consistente, principalmente a seguito dell’elevata speranza di vita e per l’ampia quota della popolazione con almeno 65 anni (circa un quarto), dunque è sentita l’esigenza di un intervento pubblico nel settore. Dalle inchieste condotte in proposito emerge la percezione di una significativa necessità di maggiore supporto alle famiglie