Affrontare le tempeste estive nei mercati

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Il deludente rapporto sul mercato del lavoro statunitense della scorsa settimana ha confermato un cambiamento di sentiment nei mercati che aveva già iniziato a formarsi durante l’estate. Nel giro di pochi giorni, i mercati finanziari sono passati dal prevedere uno scenario di “atterraggio morbido” impeccabile per l’economia statunitense a temere un “atterraggio brusco” e un aumento dei rischi di recessione. Il rendimento dei Treasury decennali statunitensi è sceso bruscamente ed è stato scambiato al 3,7% al momento della stesura del presente documento, mentre le aspettative del mercato sui tagli dei tassi della Federal Reserve (Fed) sono salite a 125-130 punti base (bps) di tagli cumulativi entro la fine dell’anno. Le aspettative del mercato sui tagli della Fed hanno subito forti oscillazioni all’inizio dell’anno. Dai precedenti timori per il surriscaldamento dell’economia statunitense, siamo ora tornati a uno scenario in cui i rischi di recessione sono in primo piano. I mercati azionari, con alcune rare eccezioni, tra cui la Cina, stanno attraversando sessioni di crisi. Il mercato giapponese Nikkei è sceso di oltre il 20% dai massimi di luglio.

Principali risultati:

  • Le preoccupazioni per l’indebolimento del mercato del lavoro statunitense hanno accentuato un preesistente cambiamento negativo del sentiment degli investitori. Questo è stato intensificato dal posizionamento esteso degli investitori, dalla scarsa liquidità e dagli elevati rischi geopolitici.
  • Prevediamo che la Fed taglierà i tassi d’interesse in ognuna delle sue restanti riunioni di quest’anno, a settembre, novembre e dicembre. Il rapporto sui posti di lavoro di agosto probabilmente determinerà l’entità del taglio di settembre, che sarà di 25 o 50 punti base.
  • Nonostante un certo indebolimento del mercato del lavoro, riteniamo che l’economia e i consumatori statunitensi siano in condizioni relativamente buone e vediamo rischi di recessione limitati.
  • Manteniamo il portafoglio e il rischio azionario a livelli strategici, con una preferenza per i titoli del Regno Unito. I mercati azionari potrebbero stabilizzarsi nelle prossime settimane, ma prevediamo il persistere di un’elevata volatilità. Il franco svizzero dovrebbe rimanere sostenuto dalla domanda di beni rifugio.