Cohousing: a Napoli i progetti di rigenerazione urbana per contrastare l’emergenza abitativa

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Creare una città più coesa e partecipativa, capace di promuovere il benessere sociale attraverso forme di abitare solidale e modelli innovativi di cohousing, per offrire soluzioni sostenibili e inclusive, volte a superare l’emergenza abitativa. Sono questi gli obiettivi dell’ambizioso programma di rigenerazione urbana promosso dal Comune di Napoli e presentato oggi nel corso della tavola rotonda “Cohousing: vivere insieme nelle città del futuro” a cui hanno preso parte il Sindaco Gaetano Manfredi e la Vicesindaca e Assessore all’Urbanistica Laura Lieto.

“I progetti di rigenerazione urbana che stiamo portando avanti non solo rispondono in modo concreto all’emergenza abitativa, ma propongono un nuovo modello basato sulla condivisione e sull’inclusione. Si tratta di iniziative che vanno oltre il semplice sviluppo urbanistico e puntano a creare comunità più coese, dove spazi e risorse vengono condivisi, permettendo ai cittadini, soprattutto i più vulnerabili, di sentirsi parte integrante di un tessuto sociale che li supporta” – commenta Laura Lieto, Vicesindaca e Assessore all’urbanistica del Comune di Napoli – “Napoli, con la sua storia di resilienza e il suo patrimonio culturale, si pone così come laboratorio di innovazione sociale e urbanistica, con un modello che può essere replicato a livello nazionale per affrontare le sfide legate all’abitare sostenibile e all’evoluzione delle nostre città”.

“In questo momento cosi delicato per il nostro Paese, è fondamentale avviare un ambizioso piano casa che risponda ai principi della modernità e della sostenibilità sociale, ambientale ed economico. Dobbiamo puntare sul riutilizzo delle aree dismesse e promuovere forme innovative di cohousing, in risposta all’evoluzione della struttura familiare. Questo progetto deve trovare sostegno non solo a livello nazionale, ma anche europeo, poiché la questione abitativa è centrale per il progresso di una società equa e giusta, accanto a tematiche fondamentali quali salario, sanità e istruzione. A Napoli, in particolare l’emergenza abitativa, aggravata anche dagli effetti del crescente flusso turistico in assenza di normative adeguate, richiede un intervento strategico e di valore per preservare il nostro patrimonio immobiliare e garantire abitazioni accessibili per le giovani coppie e i lavoratori. È tempo di adottare una politica abitativa efficace che risponda a queste necessità fondamentali”, ha dichiarato Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli.

L’iniziativa si inserisce nella revisione del Piano Regolatore di Napoli, che apre nuovi orizzonti per la creazione di spazi comuni. I cambiamenti demografici ed economici e climatici che le città stanno affrontando rendono necessario lo sviluppo di nuovi paradigmi, dato che le politiche abitative tradizionali non sono più sufficienti a soddisfare questi bisogni, e il co-housing emerge come una soluzione innovativa e flessibile. Napoli punta così a sfidare le strutture sociali tradizionali e promuovere una nuova alleanza tra persone, ambiente e habitat, creando un modello di vita urbana più sostenibile ed equo per il futuro.

I progetti di rigenerazione urbana e co-housing promossi dal Comune di Napoli sono i seguenti:

Terre Colte a Ponticelli. Il progetto – volto a coinvolgere giovani, residenti locali e soggetti fragili – punta alla riqualificazione di un’area verde abbandonata a Ponticelli, dove verranno recuperati terreni agricoli incolti per promuovere un’agricoltura improntata a modelli di sostenibilità economica, ambientale e sociale. L’obiettivo è creare prodotti di qualità, rivitalizzare le tradizioni agricole, sviluppare filiere corte per migliorare l’accesso ai prodotti di prima necessità..

Cohousing di Via Stadera. Un esperimento di co-housing fondato sulla condivisione di spazi e risorse tra gruppi vulnerabili: il nuovo edificio è progettato per affrontare la sfida dell’emergenza abitativa e sarà dedicato a persone che necessitano di supporto domestico, medico, psicologico e consulenze legali e sociali.

Eco Villaggio dell’Accoglienza EVA. Il progetto unisce spazi di accoglienza per donne vittime di violenza a un hub culturale e sociale, abbattendo le barriere d’accesso ai servizi e rigenerando un’area urbana marginale. Sono presenti un orto sociale e una rete di case di accoglienza in cui donne, oltre a ricevere supporto, sono coinvolte attivamente nella gestione e progettazione dei servizi, contribuendo con le loro competenze ed esperienze.

Superamento del Campo Rom di Cupa Perillo. Il piano prevede la presa in carico abitativa e sociale delle famiglie rom attraverso l’utilizzo di beni confiscati e housing sociale, in collaborazione con enti del terzo settore e attori privati. Si tratta di un progetto pilota che mira a offrire un modello sperimentale di inclusione, che possa fungere da modello ed essere replicato in altre aree della città. Il finanziamento proviene dal Ministero dell’Interno e da altri fondi dedicati.

Condominio Sociale San Nicola a Nilo. Un progetto di co-housing intergenerazionale nel centro storico di Napoli, che punta a supportare famiglie fragili e anziani attraverso la cooperazione e la condivisione di spazi. Le famiglie selezionate sono assegnatarie di un contratto di locazione e dovranno rispettare un regolamento di condominio sociale, che promuove la collaborazione tra i residenti per favorire l’abitare collaborativo, rafforzando la solidarietà tra nuclei familiari vulnerabili, anziani e persone con disabilità.

Community Hub nell’ex forno comunale. Lo spazio sarà trasformato in un incubatore di cittadinanza attiva, gestito in collaborazione con enti del terzo settore e dedicato a servizi di welfare pubblico e attività di integrazione per la popolazione immigrata. Le iniziative includeranno un ristorante sociale multietnico e attività educative legate al cibo, con l’obiettivo di garantire la sostenibilità economica e la partecipazione comunitaria.

Alla tavola rotonda, aperta dai saluti del Sindaco Gaetano Manfredi, hanno partecipato, con la Vicesindaca Laura Lieto, Giulio Sapelli, Professore Emerito di Storia Economica all’Università degli Studi di Milano, Francesca Benciolini, Assessora alle Politiche Abitative di Padova, Andrea Catarci, Assessore alla Partecipazione di Roma Capitale, Emily Clancy, Vicesindaca di Bologna, Paola Delmonte, Economista sociale e Senior Advisor Redo sgr e Massimo Pepe, presidente della commissione urbanistica del comune di Napoli.