I dati sul clima di fiducia dell’Italia indicano una prosecuzione della crescita del PIL nel terzo trimestre

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La serie di dati sul clima di fiducia di settembre sembra confermare il recente buon andamento della fiducia dei consumatori italiani, un miglioramento della fiducia nei servizi e nel commercio al dettaglio e un leggero rallentamento della fiducia nel settore manifatturiero e delle costruzioni.

Consumatori ancora ottimisti

Sul fronte dei consumatori, dopo la battuta d’arresto di agosto, la fiducia si è avvicinata al picco di luglio, con tutte le principali sottocomponenti che hanno registrato miglioramenti mensili. I consumatori si sentono più ottimisti sulle condizioni economiche attuali e future e sui loro bilanci familiari. Gli unici segnali di allarme provengono dal secondo aumento consecutivo delle aspettative di disoccupazione. Gli attuali sviluppi del mercato del lavoro italiano rimangono positivi, ma l’aumento delle preoccupazioni potrebbe far pensare a un raffreddamento della spinta della domanda di lavoro. I consumatori sembrano continuare a seguire un percorso prudente, confermando un miglioramento delle opportunità future di acquisto di beni durevoli, ma mostrando al contempo un aumento delle opportunità di risparmio corrente.

Il leggero miglioramento della fiducia dei dettaglianti potrebbe suggerire che l’atteso spostamento dei consumi dai beni non durevoli ai beni durevoli fatichi a realizzarsi.

Il settore dei servizi si conferma un motore di crescita, non solo grazie al turismo

L’altro dato confortante proviene dal settore dei servizi, dove la fiducia è migliorata per il terzo mese consecutivo, tornando ai livelli di marzo 2024. Il miglioramento è ampio e coinvolge i trasporti e il magazzinaggio, il turismo e i servizi alle imprese; solo la fiducia nel settore dell’informazione e della comunicazione ha registrato una battuta d’arresto mensile. I servizi si confermano il principale motore dell’attuale fase di crescita. Il perdurare della forza per tutta l’estate supporta la nostra opinione che il PIL potrebbe accelerare leggermente nel trimestre corrente, e non solo grazie alla stagione turistica.

La fiducia dell’industria manifatturiera si conferma a bassi livelli e quella dell’edilizia riflette fattori contrastanti

L’industria, sia essa manifatturiera o delel costruzioni, difficilmente contribuirà alla crescita trimestrale nel terzo trimestre. Il calo della fiducia nel settore manifatturiero è molto contenuto e suggerisce un’estensione della fase di debolezza piuttosto che un peggioramento. L’unico punto debole di settembre è stato il settore dei beni d’investimento, dove gli ordini e le aspettative di produzione futura sono peggiorati in modo più marcato. Riteniamo che si tratti di uno sviluppo che merita di essere monitorato in futuro.

Sul fronte delle costruzioni, il calo di fiducia ha interessato solo l’aggregato delle opere specializzate, mentre la costruzione di edifici e l’ingegneria civile hanno registrato incrementi mensili. Pur rimanendo convinti che l’edilizia smetterà progressivamente di essere un motore di crescita netta con l’attenuarsi dell’impatto del superbonus, è probabile che il processo si stia rivelando più lento del previsto, anche grazie ai progressi del comparto infrastrutturale legati alla realizzazione della parte di investimento dei progetti finanziati nell’ambito del PNRR.

I dati sulla fiducia sembrano coerenti con una temporanea lieve accelerazione del PIL del terzo trimestre

Nel complesso i dati sulla fiducia di oggi supportano la nostra idea secondo cui la crescita trimestrale del PIL italiano potrebbe subire una piccola accelerazione allo 0,3% nel terzo trimestre. In prospettiva, la combinazione di un freno all’edilizia e di un probabile ritardo dell’inversione di tendenza nel settore manifatturiero (legato a un contesto macro internazionale più debole) dovrebbe portare a un nuovo temporaneo rallentamento (ma non a una recessione) che potrebbe durare tutti i mesi invernali.