Ioannis Varvakis, il Re del Caviale
Il caviale oggi è considerato uno tra i cibi più prelibati e ricercati al mondo e questo stato di cose ha origini lontane.
Già apprezzato nell’antica Grecia, tanto che si diceva che Erodoto e Strabone addiruttura lo adorassero, il caviale di storione fu sempre una merce molto richiesta e per secoli apprezzata in Europa.
I mercanti veneziani, sulla base degli scritti di Marco Polo, già lo introdussero in maniera sistematica nelle città italiane e poi nell’intera Europa.
Tuttavia fu grazie allo spregiudicato pirata e mercante greco Ioannis Varvakis, che il caviale divenne ciò che conosciamo oggi.
Ioannis, nato nel 1745, è conosciuto in Grecia per essere stato un fervente patriota e per aver sostenuto la Russia nelle sue guerre contro gli Ottomani. Durante una di queste guerre, Varvakis acquistò una nave con equipaggiamento bellico per aiutare la flotta russa nello scacchiere mediterraneo; però, prima che potesse entrare in azione, la zarina Caterina e il sultano turco fecero la pace. Come compenso ricevette il permesso per la pesca esclusiva dello storione nel Mar Caspio senza tasse. Riconoscendo il potenziale della regione del Mar Caspio, ricca di storioni, Varvakis creò un’attività di esportazione di caviale che avrebbe lasciato un impatto duraturo. Una delle sue sfide principali era garantire la freschezza e la qualità del caviale durante il trasporto e lo stoccaggio.
Per superare questo problema, implementò metodi di conservazione efficaci, salando accuratamente il caviale e conservandolo in botti sigillate di legno di quercia o frassino. Queste botti venivano conservate in cantine fresche e buie, preservando il sapore delicato e la consistenza del caviale. Ideò anche apposite scatole di legno idrorepellenti che non alteravano le preziose uova di pesce.
Il caviale così potè essere trasportato via terra e via mare senza subire danni.
Nel 1788 l’azienda di Varvakis dava lavoro a più di 3000 operai, facendone una delle più grandi società private della Russia del 700/800.