Posticipata l’entrata in vigore del regolamento UE sulla deforestazione
La nuova normativa europea sulla deforestazione
Il Regolamento (UE) 2023/1115, (EUDR European Deforestation-free products Regulation), sostituisce il regolamento (UE) n. 995/2010 (EUTR o Timber Regulation) avrebbe dovuto entrare in vigore a fine anno ed imporre agli operatori economici una serie di obblighi per garantire che i prodotti importati nell’UE non siano associati a pratiche di deforestazione illegale. I prodotti coperti dal regolamento includono, tra gli altri, legno, soia, olio di palma, carne bovina e cacao.
La Commissione europea ha posticipato l’entrata in vigore del regolamento UE sulla deforestazione, spostandola al 30 dicembre 2025 per le grandi imprese e il 30 giugno 2026 per le micro e piccole imprese. L’europarlamentare sudtirolese Herbert Dorfmann, che ha sostenuto questa proroga commenta: “Spero sinceramente che questo anno aggiuntivo venga impiegato per realizzare un’attuazione più sensata e praticabile, esentando le aree dove la gestione forestale è già sostenibile, come nel caso della nostra Regione”.
Il regolamento UE sulla deforestazione impone che, in futuro, i prodotti agricoli e in legno dovranno garantire la loro provenienza da zone non deforestate. “È una richiesta comprensibile e giusta. – afferma Dorfmann – Non possiamo permetterci di tollerare la deforestazione, soprattutto in aree sensibili come le foreste pluviali tropicali. Al contrario, è prioritario adottare misure concrete per fermare questo fenomeno”.
Dorfmann ha sostenuto il rinvio per altre ragioni di ordine pratico: “Se il regolamento fosse stato applicato nella sua forma originaria, avrebbe creato un pesante carico burocratico. Ogni singolo intervento di taglio del legname nell’UE, anche in Sudtirolo e in Trentino, avrebbe richiesto una nuova verifica. “Per ogni pezzo di legno usato da falegnami, carpentieri o intagliatori, sarebbe stato necessario dimostrare dove è stato abbattuto l’albero e fornire una certificazione separata che provi l’assenza di deforestazione” continua Dorfmann.